Lyrics BEBA – Creep
Text:
Buio, l’aspetto delle cose è truce da questi lampioni
Sembra piova luce, la sagoma della mia ombra sopra il pavimento
Come il lutto del passato che mi sta rincorrendo
La sete avanza, l’acqua che mi danno è marcia
Spalanco la finestra, vedo un mondo che mi aspetta
Ma che si spazientisce se fumo una sigaretta
Non sei l’energia che prendo dalle delusioni
Perché a forza di mazzate poi ti crescono i coglioni
Tutto questo parlare alla lunga mi ha sfinito
Amante dei fatti penso lo abbiate capito
Frustrazioni stomacata, giù come un chupito
Ora mi sventro da dentro e la rivalsa che ha sentito
Sto fratturando mani, per ogni terzo dito
Ora te ne puoi andare, direi che qua hai finito
Liscio la superficie delle vostre menti torbide
Imparate a uscire tutti quanti dalle vostre orbite
Che non sapete di non sapere come Socrate
E incollate i pezzi, tipo cartine corte
Corta la distanza tra te e il nesso
Quando lo trovi poi ti imbatti, nel tuo riflesso
Il tuo aspetto è compromesso, perché per ritrovarti
Ti cerchi sul fondo del cesso
Spesso ho dato di me l’idea sbagliata
Sfoggiando una sagoma che pareva ritagliata
Col tempo ho imparato, a non paragonare
Perché anche non volendo poi finisci ad imitare
E non so parlare con chi indossa le maschere
Non trovo costruttive tutte le loro chiacchiere
Uomini che parlano solo con frasi false
Condividere le proprie idee con loro
Ha la stessa utilità di scrivere drughi su forza toro
E’ una vita che ci provo ad essere felice
Chiudo la barra non a caso a mo’ di cicatrice
Sono qua per non seguire prassi
Creo una fame che non sazi
Musica che cura strazi
Lotto per i miei ideali, cinque, dieci, cento passi
Sono qua per non seguire prassi
Creo una fame che non sazi
Musica che cura strazi
Lotto per i miei ideali, cinque, dieci, cento passi
Adesso, con tutto rispetto
Quello che mi hai detto prima non ha sortito alcun effetto
Perché in testa ho un progetto, e se continui a interferire
Per pareggiare con la mente toccherà deviarti il setto
Io te l’ho detto in questa storia faccio Maometto
E con l’impegno su quella montagna lascio il segno
Se c’è da imparare ovviamente non disdegno
Se parli per criticare non ti mostro alcun ritegno
Faccio all-in, punto tutto tipo poker
La mia bocca che sorride sempre sono detta Joker
Ogni mia scelta va in un bivio, mi impiglio
Sai che delirio, come se esistesse il tabaccaio a domicilio
L’unica è la vodka liscia per la gola ruvida
Così non ho più freni posso dirmi lucida
E da giro sul momento questione di allenamento
Parlo di me perché raccontarsi non è facile
Ed è dove c’è un ostacolo che impari a farti forza
Il mio confine tra giusto e sbagliato è labile
Tutti gli errori hanno reso spessa la mia scorza
Mi stendo nel letto, ho un macigno sopra al petto
Non posso dormire se chiudi gli occhi perdo tempo
Ma quando ne ho tanto lo spreco in stronzate
La legge di rimpiangere lezioni mai applicate
Come siete spessi
Non sia mai che mi saluti poi facciamo dei progressi
Non capisco se sian timidi o furbi, sti bastardi
Ma presentano dei chiari disturbi, Giovanardi
Ma di che parli
Solo chi non ci sente può riuscire ad ascoltarti
Prima lo dici poi lo neghi, hai l’occasione con le mani giunte e siedi
Ma dimmi, chi cazzo preghi?
?
e melodramma è all’ordine del giorno
C’è sempre una che scappa e l’altro spera in un ritorno
Mi rattrista vederli fare queste belle scene
Non demordono dal scegliersele, sempre belle sceme
E a me va bene
Non fosse che più che relazioni ormai, sembrano cancrene
Cerco di tenermi lontana dalle giostre
Ma mi trovo a girare su me stessa tipo Costner
E della morte, delle buone intenzioni
Dopo il terzo pacchetto non mi sento più i polmoni
Auto-sabotaggio del mio corpo ostaggio
Che mi toglie la forza di sperare in un miraggio
Tu prova a fermarmi ora stop
Inutile scrivere flop
Dietro lo schermo del tuo laptop
Ora che la mia arma è l’Hip Hop
Ho solo un colpo e devo fare centro, headshot
Sono qua per non seguire prassi
Creo una fame che non sazi
Musica che cura strazi
Lotto per i miei ideali, cinque, dieci, cento passi
Sono qua per non seguire prassi
Creo una fame che non sazi
Musica che cura strazi
Lotto per i miei ideali, cinque, dieci, cento passi