Lyrics Gemitaiz – Malapoetry XXI
Text:
En?gma:
Il destino è nelle mani delle Parche
Quindi non ti chiedere quale sia la tua parte
Cerco tepore tra Marte e Mercurio, bastarde
Hombre, scappa per miglia
La vita che vorrei co’ sto mondo non concilia
La faccia che ricordi non m’assomiglia
Tengo separato bene, biz e famiglia
E’ il tuo cranio che offri
Giro col cervello di Micheal Scofield
Fuori dicono che se ti apri ci soffri
Intanto con la scusa ci si scordano I volti
Si, ti ricordi o forse no?
Ma ti rimarremo in testa pure a costo del flow
Poeta maledetto ha rime immerse nel vizio
E la madre poco fiera come Boston George
LowLow:
You know!
Un bravo ragazzo in una città cattiva
Ogni anima persa che cerca la strada per sentirsi viva (Viva)
La merda che scrivo è un intrigo mondiale
Un intrigo di sangue, di bile e saliva
La vena creativa fa boom come a Chernobyl, nube radioattiva
Prima del rap ero talento sprecato
Come una figa con un babbo
Io non l’ho mai fatto per I soldi
Poi se ci faccio I soldi tanto di guadagnato
You know, stiamo al top, proprio al top, cinque stelle
Roma è nostra, proprio nostra, leggi NSPQR
En?gma:
E ok, che non saremo nessuno
E ok, che non avremo un futuro
Poeta maledetto ho rime immerse nel vizio
Ma noi siamo poeti del secolo XXI
E ok, che non saremo nessuno
E ok, che non avremo un futuro
Poeta maledetto ho rime immerse nel vizio
Ma noi siamo poeti del secolo XXI
Gemitaiz:
Quando entro su un pezzo dicono:
«Guarda ‘sto pezzo di merda
Ha ucciso la traccia un’altra volta»
Quando vai ai suoi concerti poi vai a casa con gli occhi rossi
Sembra che sei tornato dalla festa della raccolta
Dicono che velocizzo le strofe
Con macchinari alieni e me le mandano da Marte con il Bluetooth
Ma rappo uguale da anni, fra’, mangio le tracce: Hannibal
Adesso rifai pure questa su YouTube (faggot)
Che quando usate certi beat è uno spreco
Un porno in streaming per un cieco
Fate un passo avanti e cinque indietro
Frate’, in due anni hai fatto un metro, bravo, prego
Smettila di sfattonare, hai fatto male
Con la tua roba tanto vale abbandonare
Anche se rappo lento ti spacco uguale
Caro diario, oggi ho scritto un’altra strofa di Cristo
Resti nell’anonimato, come i disegnatori dei Flinstones
Non ho il vano privato, dormo sui treni sdraiato di lato
Ma quando poggio la penna sul foglio
La base diventa un campo minato, campo minato
En?gma:
E ok, che non saremo nessuno
E ok, che non avremo un futuro
Poeta maledetto ho rime immerse nel vizio
Ma noi siamo poeti del secolo XXI
E ok, che non saremo nessuno
E ok, che non avremo un futuro
Poeta maledetto ho rime immerse nel vizio
Ma noi siamo poeti del secolo XXI