Текст Emis Killa – 13 Anni
Текст:
Emis Killa:
Avrò avuto si e no tredici anni
La sera tornavo tardi
Mia madre mi prendeva a schiaffi
Io già conoscevo strade come un TomTom
Scendevo in piazza col Woolrich tarocco
Perché quello vero costava troppo
Nel mio blocco
Meridionali ed immigrati che scazzavano prima il botto
Dopo pure il 118
Giravo in centro sulla mountain bike
Ogni giorno dentro lo stesso paio di Nike
Ammirando quei balordi al bar
Donne e supercar
Ambivo una vita da boss più che una vita da star
E le mie compagne a scuola non mi filavano
Le madri allertavano
«Emiliano è il diavolo»
Fatto in quattro, fatto a peste, fatto da me
Io nella vita ho fatto questo, tu hai fatto che?
Clark P:
Con le fotografie riaffiorano I ricordi
Del mio quartiere, delle mie strade, I miei fratelli
Delle panchine consumate dalle scritte
Qualcosa che è sopravvissuto al tempo esiste
E fumavi giù al bar compiaciuto
Atteggiandoti a uomo vissuto
Se venivi sgamato dicevi
Tra tredici anni non avrò questi problemi
Bassi Maestro:
Tredici anni fa in piedi alle cinque dopo una sbronza
Di mattina caricavo gli scaffali dell’Unes di Monza
Finivo presto e dopo in studio fino a notte fonda
Per lavorare su quel pezzo che va ancora in onda
Ho scritto «Background» col conto rosso in banca
Spendevo tutto nella musica, mai una vacanza
Volevo tutto e ho avuto tanto
E se salgo sopra il palco e canto
È come una squadra quando scende in campo
Tutte le strofe accumulate
I pensieri mai raccontati
Le occasioni regalate
I fogli strappati
Tutte le facce e gli amici che ho visto crescere
Chi è già in pensione, chi invece non sa ancora leggere
Troppi ricordi che bruciano dentro al fuoco
Vent’anni senza stare alle regole di ‘sto gioco
Festeggio bevendo cognac con I miei bro
Io nella vita ho fatto questo, tu ancora no
Clark P:
Con le fotografie riaffiorano I ricordi
Del mio quartiere, delle mie strade, I miei fratelli
Delle panchine consumate dalle scritte
Qualcosa che è sopravvissuto al tempo esiste
E fumavi giù al bar compiaciuto
Atteggiandoti a uomo vissuto
Se venivi sgamato dicevi
Tra tredici anni non avrò questi problemi
G. Soave:
A tredic’anni pensavo solo al basket
Gialle Jordan, ma era l’unico paio di scarpe
Era il nove uno, terza media, le prime medie
Media bassa nello studio
Il mio futuro lo vedevo come un sogno
Poi si è fatto un incubo e mi ha reso l’uomo che sono
Limonavo compagne di banco
Le prime canne, I calci all’u-tango
In piscina I sabati d’estate
Niente vacanze, massimo una gita al mare
Niente pare nella testa di un ragazzino
Due tiri d’erba e mi sentivo come il padrino
Sempre in giro con I più grandi
Giù al parchetto fino ai crampi
Le mie armi, una bici ed un pallone, niente drammi
Non so come ma, eravamo liberi
Clark P:
Con le fotografie riaffiorano I ricordi
Del mio quartiere, delle mie strade, I miei fratelli
Delle panchine consumate dalle scritte
Qualcosa che è sopravvissuto al tempo esiste
E fumavi giù al bar compiaciuto
Atteggiandoti a uomo vissuto
Se venivi sgamato dicevi
Tra tredici anni non avrò questi problemi