Текст Jovanotti – Noi
Текст:
Chi sono io chi sei tu?
Cos’è che ci fa essere così lontani
In cosa tutt’e due possiamo dirci umani
E se possiamo dirci umani che cosa ci divide
E cosa lega i nostri due destini indissolubilmente
Che la distanza è tanta ma anche niente improvvisamente
Chi sono?
Chi sono questi qui che vanno avanti per le strade
In testa grandi carichi in braccio bimbi piccoli
Ma così piccoli che sembrano infiniti
Gli sguardi ammutoliti di ormai troppi lamenti
Che ormai più non li senti
E sono coreografici elementi
Di questa modernità che sembra una follia
Talmente collettiva che non la vedi più
Chi sono queste madri senza più un goccio di latte dentro la TV?
Chi sono io?
Chi sei tu?
Che la distanza è tanta ma anche niente improvvisamente
Chi sono?
Chi sono questi qui che vanno avanti per le strade
In testa grandi carichi in braccio bimbi piccoli
Ma così piccoli che sembrano infiniti
Gli sguardi ammutoliti di ormai troppi lamenti
Che ormai più non li senti
E sono coreografici elementi
Di questa modernità che sembra una follia
Talmente collettiva che non la vedi più
Chi sono queste madri senza più un goccio di latte dentro la TV?
Chi sono io?
Chi sei tu?
Siamo noi
In altre vite in altre latitudini
In altre compagnie in altre solitudini
Siamo sempre inesorabilmente noi
Uniti nell’abbraccio di una stella
Divisi dentro al muro di una cella
Chi sono?
Chi sono questi qui intorno a un tavolo che parlano
Con traduzioni simultanee di parole che non cambiano
Che un giorno si sorridono e l’altro si accoltellano
E firmano con quegli inchiostri che poi si cancellano
Promesse che poi non mantengono
E fuochi che si spengono
Chi sono questi uomini che arrivano da in culo all’universo
E pensano che aldilà del mare lì può essere diverso
E allora partono
Disperazione genera speranza
E si ritrovan dieci in una stanza
Tra quattro muri di intolleranza
Forse giustificabile nell’ottica di un popolo
Che popolo non è neanche per niente
Al massimo la puoi chiamare gente
Chi sono questa gente
Che un poco mi somiglia e un poco no
Un po’ è la mia famiglia e un poco no
Un po’ l’ammazzerei e un po’ gli voglio bene
Il sangue è sempre rosso
Indipendentemente dalle vene
Chi sono questi uomini che arrivano da in culo all’universo
E pensano che aldilà del mare lì può essere diverso
E allora partono
Disperazione genera speranza
E si ritrovan dieci in una stanza
Tra quattro muri di intolleranza
Forse giustificabile nell’ottica di un popolo
Che popolo non è neanche per niente
Al massimo la puoi chiamare gente
Chi sono questa gente
Che un poco mi somiglia e un poco no
Un po’ è la mia famiglia e un poco no
Un po’ l’ammazzerei e un po’ gli voglio bene
Il sangue è sempre rosso
Indipendentemente dalle vene
Siamo noi
In altre vite in altre latitudini
In altre compagnie in altre solitudini
Siamo sempre inesorabilmente noi
Uniti dall’abbraccio di una stella
Divisi dentro al muro di una cella