Lyrics Ketama126 – Io Non Credo
Text:
Ketama126:
Cor culo callo sul muro
Scarto il fumo sopra il palmo della mano
Un altro giorno, un altro stronzo, un altro amaro
I miei problemi al diavolo
Io e miei fratelli Guasconi come massoni
Custodiamo il segreto dentro gli scoli delle Peroni
I nostri corpi, le nostre prigioni
Il paradiso non esiste
Mai felice ma neanche triste
Perso tra le strisce, zinne di ragazze e bisce
Ti chiedi perché i problemi ti inseguono
Il problema sei te oppure gli altri che non vedono
Cammino e percorro sto corridoio buio
Arriverò alla luce? Io non credo no
Io non credo no
Io non credo no
Io non credo no
Io non credo no
Chiamami San Tommaso non ci credo
Se non tocco le ferite sul costato non ci credo
Al perdono non ci credo
Allo Stato non ci credo
All’inferno se non sento sulla pelle che me so’ scottato
ASP126:
Non credo si possa esse’ tutti cattivi
Ma penso so’ tutti cattivi bambini
Nati in cattività e poi liberati come i felini
Non c’è più una cena, una messa una festa
Odio la ressa
Mi metto a ballare davanti a uno specchio dentro cameretta
Il cielo è pieno di nubi grigie di smog
Il centro di nasi all’insù, di valigie e di snob
Non credo a buone azioni, né alle critiche e ai dogmi
Né a interpretazioni psicanalitiche ai sogni
L’anima è in tempesta, è sbattuta nel colore
C’ha na patina depressa, mi si spezza il cuore
A sentire le persone mentire per amore
Per sentire un po’ di calore
E poi invece morire da sole
Ketama126:
Chiamami San Tommaso non ci credo
Se non tocco le ferite sul costato non ci credo
Al perdono non ci credo
Allo Stato non ci credo
All’inferno se non sento sulla pelle che me so’ scottato
Sean126:
Il coccodrillo che mi scivola sui piedi
Sotto al tavolo in cucina in casa mia non lo vedi
Mi muovo come un Lego quando torno a casa
Occhi di gatto, bestemmio e non ci credo
(Io non credo no)
Ormai non ho più tanti amici come prima
La mia vita si riassume quant’è corta una lattina
È già finita
E vai co’ n’altra
So’ ‘n bravo cristo in sostanza
Gli altri so’ stronzi in partenza
La mia ragazza non mi crede manco un attimo
Ci parlo ma ormai è un secolo che sbiascico
Prendi quattro oggetti a te più cari dalla tasca
Mettiti in testa che qua non casca un cazzo
La terra resta dove sta
Sul piatto tutti i miei averi mangia bilancia