Lyrics Ketama126 – Una Bottiglia Di Vino
Text:
Metti in conto che adesso non penso più a niente di buono
Ho pagato l’acconto c’ho il portafoglio vuoto
Conto le gocce che cadono
C’ho lo sconto al bar
Tra l’altro schiantandosi sopra un aereo nel mezzo dell’oceano Atlantico
E adesso che sono solo guardami impazzire come piccoli sobborghi lontani dal centro
Facciamo fatica a connetterci
Leghiamoci i lacci sul paio di scarpe con cui hai camminato per anni
Occhi neri dalle elementari
Sempre stesse persone sulla loro faccia una sola espressione
L’altro giorno camminavo fumando
Poi ho visto un pazzo accappotato, l’ho aiutato
A dargli il segreto giusto: parlare da soli
Ascolto solo me stesso, è brutto da dire
I tuoi consigli li ho buttati ar cesso
«La prima volta che ho bevuto è stata a 14 anni, in cucina, una bottiglia di vino di mio padre
L’alcool era sempre presente nelle serate dove serviva una cosa che ci univa
Era bere per non morire, perché non c’aveva senso la vita»
Immagina che mi immagino il peggio
È finito l’effetto e c’ho l’ansia che sale
Come il prezzo del greggio
Sempre stato in difetto ma mai stato infame
Almeno lo ammetto
Tagli di lame che squarciano il petto
Brucia dall’interno per ogni fallimento
Ma adesso ‘n ce penso
Giro con un branco di disadattati
Lupi solitari, nati sbagliati
Adattati ai disagi
Cresciuti con l’incubo di morì vecchi e poveri
Il sogno di morì di ricchi e giovani
Come gli alcolisti restiamo anonimi
I soliti
Il cielo è grigio
L’umore è grigio
Se esco bevo già dal pomeriggio
Senza conto in banca
Col conto al bar e in tasca qualche spiccio
Non ti reggo, reggo l’alcool e molto
Cresciuto all’ultimo banco già storto
Pantani si fa l’ultimo botto
Liboni spara l’ultimo colpo (morto)
Ah ah ah
E fa così oh, ah
E semo tornati, ‘o sai che c’è
Ah ah, che semo tornati
E ‘n so’ un coglione che to sta a dì
Mr P, Truceklan e questa è Roma
Prima bene e poi stai male
Non sai mai cosa cazzo devi fare
Alto mare come diarrea
Luna piena disagio a catena
Alta marea
Oscilli come un’altalena
Tra un vaffanculo ed un mortacci tua
E poi via
Prossimo step, la psichiatria
Altra grande ennesima bugia
Troppi amici portatimi via
Lungo il buio di una corsia
Farmacia segui la scia di morte
Come malattia troverai mille porte
Sempre chiuse
Questa è la sorte, poi c’è la coltre
Ipnotismo, dottor Mabuse
Polveri sfuse, mischiate insieme
Menti già fuse nell’insieme
In disagio you are not alone
Ammaraggio Rolling Stones
Senti che rotola, sono famoso, rotocalco
Vita sul palco, sono gioioso
Spara un colpo, sempre più famoso
Del resto legge del mercato
Come un polpo nel bancone del mercato annaspo
Sono già morto, mi sono già tolto anche ‘sto pensiero
Il fantasma dell’ero, il fantasma dell’euro, suona la lira
L’economia aspira, il PD fa vecchio
Berlusconi attira come al bar lo Stravecchio